martedì 21 febbraio 2012

Tira più una farfalla senza mutande



E dopo le tette grosse è il momento della farfalla senza mutande.
E' un periodo di grosse riflessioni direte voi: ebbene sì. Ma tutto questo pensare mi è stato scaturito proprio dal blog, e dall'andamento delle letture della pagine.
Lo scazzo in seconda giornata con mister M. mi ha fatto fare uno share altissimo, dicasi lo stesso per l'amica stronza (il titolo devo dire ha aiutato parecchio, che chissà quanta gente è venuta a leggere pensando di essere citata e invece gli è andata male..).
Ottime recensioni anche per l'esercito delle food blogger, quando l'unione fa la forza, e le persone sono corrette e sincere si vede, sono caduta nello scrigno dei ricordi, che mi ha fatto capire che la gente gradisce meno le letture da piagnisteo.
La dieta invece è un argomento che tira sempre, purtroppo mal comune mezzo gaudio, e noi donne ci cadiamo sempre con i piedi e tutto il resto, basta che qualcuno dica: ho trovato il modo di dimagrire 5 chili in cinque giorni e noi ci crediamo subito, e chiediamo che la formula magica venga condivisa con il resto dell'umanità.
Ma il post più letto udite udite è quello sulle tette grosse, l'avevo detto io che le tette sono una roba seria.
In realtà non è che abbia scoperto chissà che cosa, basta vedere la farfalla di Belen cosa ha scatenato.
Ma siamo sincere: ha fatto proprio bene, ora voglio dire con un fisico come il suo, visto e rivisto in tutte le salse, in bikini, nel sex tape, che ci sarà stato di male a svolazzare la gonna? Io quando avevo 13 anni ero vestita da un non precisato costume di carnevale che aveva il mantello e facevo una recita su un teatrino improvvisato: bè era tutto uno svolazzare, non avevo la farfalla in bella vista, né il fisico dell'argentina, ma quanto mi piaceva tirarlo di qua e di là.
E poi diciamocela tutta: ci fosse stata la Clerici (che non me ne abbia perchè l'adoro, ma ha delle mise che nemmeno nonna papera oserebbe infilarsi) di sicuro non ci sarebbe stata nessuna patata opps farfalla in bella vista, un po' di colore ci vuole.
E poi tutti a parlare delle sue mutande: ce l'avrà avute? Non ce le avrà avute? C'aveva un modello che si chiama string che sembra che non ce l'hai apposta e invece ce l'hai, e c'è chi non c'ha dormito la notte (come KEKKKO dei Modà che oltre a pensare all'sms di ringraziamenti mancati da parte di Emma, sicuramente avrà riflettuto anche sull'esistenza o meno delle mutande argentine).
Ma ora lo vogliamo dire o non lo vogliamo dire: E STI CAZZIIIIIIIIII, tanto Belen gnocca è e gnocca rimane.
Però per far fare il picco delle letture anche oggi ci voleva un titolo azzeccato.
Ps. vi ho mai detto che ho un baco tenia tatuato in un posto segretizzimo???? seguitemi e scopriremo dove nelle prossime puntate...solo su RIEDUCATIONAL BLOGGER.
Irene Vella

lunedì 20 febbraio 2012

Ho le tette grosse




Ho le tette grosse, ingombranti e crescendo sono peggiorate, godono di vita propria, se gli lascio le chiavi di casa sono certa tornerebbero anche da sole. Quando ero piccola (tutti mi scherzavano per le dimensioni...Elio semper) erano ancora decenti, una terza, entravano nella famosa coppa di champagne, adesso ci potrei tranquillamente riempire un boccale di birra e forse avanzerebbe pure qualcosa. E volete mettere quanto è fashion una coppetta di bollicine e quanto poco aggraziato mi risulti un boccale di birra?
Ora io so che fare un post sulle tette può dare adito al pubblico ludibrio, ma qui lo dico e qui lo nego “le tette sono una cosa seria” , chiedetelo anche ad Alessia Marcuzzi, gran donna con gran testa e grandi tette, lei se le è ridotte già una volta, ma per problemi ghiandolari le sono ricresciute.
Questo è uno dei motivi per cui non le ridurrò, tanto poi ricrescono..vedete che ho ragione quando dico che godono di vita propria?
E quando dico questa cosa il primo ad opporsi è il mio adorato maritino, che invece gradisce molto l'accrescimento naturale, ma in quanto uomo non può capire cosa voglia dire portarsi dietro tipo un cinque chili di roba.
Ma pensate solo al fatto che togliendosene una parte, già la bilancia potrebbe darvi delle grosse soddisfazioni, il giorno prima 65 chili il giorno dopo 60 senza aver rinunciato a cappuccino e brioche.
Voi avete visto come corrono le donne superdotate di big boobs (così per non fare ripetizioni ecco...)? Io una volta mi sono fatta riprendere con il telefonino...sembravo un piccolo leone marino sbilanciato in avanti, già non sono di per sé quel che si dice un astro nascente della corsa, lo gnomo mi fa la parodia prima o poi riprendo lui e lo metto su ytube secondo me facciamo il picco d'ascolti.
E poi avete mai visto come sono brutti i reggiseni contenitivi per lo sport?O i reggiseni oltre la quinta? ARGHHHH attentato sono quello che di più brutto e antiestetico ci possa essere sulla faccia della terra.
Innanzitutto non li puoi mica comprare in un negozio di intimo normale, che ne so Yamamay, eh no, perchè le tette dalla quinta in su sono considerate fuori serie e quindi le trovi fuori negozio, e sapete dove???Alla SANITARIAAAAA.
Ma quanto fa vecchio? Sentite come suona male. “Ciao Irene che fai?” “Sono andata a fare shopping mi dovevo comprare l'intimo nuovo..” “Ah e dove sei andata di bello?” “Alla SANITARIAAAAA...”.
Orrore manco fossi malata, allora propongo una cosa, ma visto che spuntano negozi nuovi come funghi percè non fare un “Big Boobs Shop?”, con i modelli per la Smart ma anche per la Multipla? E soprattutto con lo stesso prezzo, e non mi si venga a dire che dalla quinta in su costano di più perchè c'è più stoffa, perchè allora pretendo che i perizomi costino un euro visto che al posto del parachiappe c'è un filo.
Tzè.
Irene Vella

venerdì 17 febbraio 2012

La moglie dell'allenatore

Sono la moglie dell'allenatore, nel momento in cui tutte puntano sulla gnocchitudine, io punto sulla simpatia.
Ci sono le wags dell'inter, quelle del Milan, le dirigenti, le figlie di, le amanti di, e poi ci sono quelle come me, mogli di un allenatore, certo, ma devi sempre specificare di Calcio a 5 in serie A.
e tutti ti rispondo in coro " ahhhh il calcetto...." no "calcio a 5......" "beata te chissà come guadagna bene con il calcio" e tu rispondi "sti cazzi, una cosa è il calcio, una cosa è il calcio a 5...."
Tra una Posh bionda, mora, rossa e una Alena super gnocca in intimo, gioco l'asso: tutona Arimo antistupro anno 1999.
Tu ti metti in bikini perizomato? ti rispondo con una pasta al forno con ragù fatto in casa, besciamella homenade (perdonate l'inglese era per non fare una ripetizione) e mozzarella di bufala campana.
Tu esci con le Manolo ? io ti rifilo una crema al mascarpone con le chiare montate a neve così dure che manco se rovesci il recipiente cadono.
E se ti ostini a sventolarmi la tua terza rifatta con il push-up io ti seppellisco con una quinta nature che solo una sana menopausa precoce ti può donare.
Ma bando alle ciance, noi siamo quelle che per otto mesi l'anno vivono da sole, partono la mattina alle 6,50 e via pedalare, sveglia colazione lava vesti cartelle pronte capelli profumo e via verso l'infinito e oltre con la tua super agilina grigia metallizzata, che non ha nemmeno bisogno del navigatore, va da sola: Bagnarola-Sant'Egidio-Villa Chiaviche- Bagnarola-Cesenatico e altro giro altra corsa.
Siamo quelle che il sabato stanno al telefono o al pc sperando che il marito vinca, primo perchè sono tifose, secondo perchè sennò sai la domenica che rotture di coioniiii..e non gli passa fino al sabato successivo.
Siamo quelle che quando vanno a vedere le partite del marito insultano in ordine :arbitro, giocatori, allenatori della squadra avversaria, e il figlio gnomo ripete alla perfezione tutta la tipologia dei vari epiteti nei momenti meno opportuni (leggi li ripete alla maestra.)
Siamo quelle che se qualcuno ti tocca il marito su qualche forum finchè non hanno fatto una strage con bombe al napal non cucinano nemmeno.
Siamo quelle che ascoltano le altre mamme parlare delle loro sveltine mattutine o delle cene in compagnia con un pò di sana invidia, ma che godono come pazze il lunedì sera quando alle prime tocca la champions e a loro nel lettone messe di traverso con in una mano il gelato e nell'altra il telecomando tocca Greys Anatomy, Privacte Practice e l'ennesima replica di Sex and the city.
Siamo quelle che a volte tornano a casa sfinite con i figli dopo calcio-pallavolo-musica e cenano con caffèlatte e biscotti.
Siamo quelle che se il marito vince il campionato piangono tutto il pomeriggio e ogni volta che sentono la registrazione della partita quando il telecronista urla "serie AAAAAAAAAAA" è come se lo sentissero la prima volta.
Siamo quelle che hanno smesso di fumare ma alle Final Eight fumano anche nel palazzetto.
Siamo quelle che quando finisce il campionato passano una settimana di sesso sfrenato con il marito sotto le coperte, e la settimana successiva si tirano i piatti sulla lista della spesa.
Siamo quelle che "appena torni mi metto a dieta", e quando torna " appena riparti mi metto a dieta."
La nostra settimana non ha sette giorni, ma solo un giorno: la domenica.
Siamo quelle che al telefono con il marito si sentono dire " sono stanco" e tu accenni "anche io guarda" e lui ti dice " sì ma almeno tu non sei da sola." hai ragione nel lettone siamo in tre a volte anche in cinque se Ivo e Marghe vengono a trovarci, e a volte non sai neanche di chi è quel piede che stai ciucciando, quindi scusa."
Siamo quelle che quando il marito fa la valigia ti si stringe lo stomaco, quando ritorna con la valigia ti viene il voltastomaco.
Siamo quelle che d'estate vanno al mare in 4 ma si ritrovano in 3, mentre il marito cammina sul bagnasciuga avanti e indietro parlando al telefono con gli altri amici allenatori.
Siamo quelle che se il marito perde hanno perso, se il marito vince hanno vinto.
Siamo quelle che aspettano le Final Eight come altre aspettano la Fashion week milanese.
Siamo quelle che parlano tra di loro iniziando la conversazione sulla bravura di quel calciatore, e finiscono stilando una lista di quelli più gnocchi in assoluto del campionato.
Siamo le mogli di, le mamma di, le compagne di, le sorelle di...tranne una.
Quella che urla più forte di tutti, quella che ha litigato con tutti i forum, quella che divide le squadre in base alle simpatie, che adora gli uffici stampa al femminile, e non sopporta quelli al maschile e maschilisti, tranne uno, l'amico nostro Mimmo.
Quella che se c'è da fare a botte o da scatenare una rissa non si tira indietro, lancia il sasso e poi si lancia nella mischia, tanto qualcuno mi prenderà.
Il mio nome è Iena, oppure Decimo Massimo.
Salve sono la moglie di Mister Pagana.

giovedì 16 febbraio 2012

Se la bilancia sorride il mondo mi sorride



Dov’è la faccina che sorride?dov’è l’omino che fa la ola? Stamani mi sono pesata (lo so che non si dovrebbe fare, i dietologi raccomandano una sola volta alla settimana), avevo bisogno di conferme: ebbene stamani ero......( manco sotto tortura lo scrivo..:) ben 600 gr meno di ieri, significa che sono sulla strada giusta.
Dai amiche che due mesi passano in fretta, ieri ho riguardato le foto dei miei vent’anni, e ho deciso che questo sarà il mio regalo per i miei primi quarant’anni, (antadueeee....) un fisico tonico, asciutto e a prova di sguardi.
Quelli delle “care” personcine che ti chiedono con fare indifferente: “ Irene ma quando torni dal dietologo?”, ma che andassero tutte a quel paese ecco!
Io alle fine di questi sessanta giorni sarò bellissima, magra, con un nuovo look ( questo è il regalo che mi farò se raggiungerò il peso prestabilito), e un buono da spendere in pasticceria, e certo, dopo millequattrocentoquaranta ore di lontananza da uno dei miei luoghi preferiti, mi butterò a peso morto su un bel vassoio di pastarelle.
No no no, questo è quello che farebbe la vecchia Irene, la nuova prenderà tre o quattro pasticcini mignon, nutella, nocciola, crema, o mamma mi viene la bavetta, insomma non ci voglio pensare, e non ho ancora fatto la foto del prima: mi devo sbrigare altrimenti dimagrisco troppo e poi non si vedrà la differenza.
Stamani ho fatto colazione, sempre il solito caffèlatte poi ho mangiato una fetta biscottata con la marmellata, un cucchiaio di cereali, e due biscotti magri, così mi sembra di aver mangiato di più.
In realtà, adesso sono passate tre ore, e devo andare di sotto a mangiare qualcosa perché la mia pancia brontola, e altrimenti non connetto più, ma niente schifezze, non voglio mica diventare tutta ciccia e brufoli (mai avuti i brufoli nemmeno a quindici anni).
Quindi dovrò scegliere: o una banana, o uno yogurt, o un caffè con due biscotti, mi lascerò guidare dalla fame, vediamo cosa sceglie.
Ho fatto un mix, un bicchiere di succo d’arancia, due biscottini, e un pezzetto di banana, adesso mi metto a fare le pulizie, io odio farle, mi distraggo con tutto, non ho il metodo, e una casa a tre piani non aiuta.
In pratica in mansarda ci sono le camere, io comincio da lì, mi metto a rifare i letti, poi mi viene in mente che in soggiorno ci sono i vestiti da piegare, quindi lascio i letti a metà e scendo, nel mentre mi ricordo che al piano terra ho fatto una lavatrice, insomma un disastro.
Allora per distrarmi decido di fare il pane nero, farina, olio, sale, acqua tiepida, e metto le pani in pasta, e poi maneggio, e poi metto in forno a lievitare, che bello è già mezzogiorno, oggi per pranzo ho fettuccine integrali con fricò romagnolo (zucchine melanzane e peperoni in forno), in dieci minuti riesco a cucinare, mangiare e sparecchiare: oggi ho fatto il record.
Dopo pranzo mi letto a navigare su internet e trovo un’interessante dibattito, icone sovrappeso: vengono citate Monica Bellucci, Maria Carey, Leticia Casta, no ma dico ma stiamo scherzando? Avranno una 42 e sono in sovrappeso?allora io mi devo buttare nel cesso, e pensare che fino ai 27 anni ho fatto la modella cubista, adesso posso fare il cubo, un bel cubo, ma sempre cubo.
Cavolo non ho fatto la foto: domani giuro che me la faccio, è che quando sono in questa fase non riesco nemmeno a guardarmi, io non so voi, ma questi chili in più mi distruggono l’autostima, arrivo a dirittura ad inventarmi le peggio scuse per non guardarmi nuda allo specchio.
Sapete come faccio?mi spoglio, rimango in mutandine e reggiseno, e mi lavo con gli occhi chiusi, non sono mica tanto sana vero?quando smetto di pesarmi con la bilancia mi peso con gli occhi, e mi racconto le peggio bugie: che è lo specchio che ingrassa, che in realtà sono formosa e non tonda.
Poi arriva mio figlio, lo gnomo, cinquenne che mi guarda, mi tocca e mi dice beato: “mamma come sei tutta tonda e morbida!” appunto..però mi è andata pure bene, considerato che sabato mattina, dal parrucchiere, mentre stavo aspettando di finire la mia piega, il signorino, vicino a me, mi guarda, poi guarda la signora davanti, poi mi riguarda e con voce angelica mi chiede: “mamma ma perché questa signora è così brutta?”.
Ecco non vi dico di che colore sono diventata, ho pregato solo che il santo phon nelle abili mani di Enrico avesse attutito la voce angelica e la domanda inopportuna di mio figlio: io naturalmente ho fatto la vaga, anzi ho fatto proprio finta che non fosse mio figlio.

mercoledì 15 febbraio 2012

Lo scrigno dei ricordi




Mia figlia ha dieci anni, ma è una donnina in miniatura, a volte è più grande di me, sarà stata la malattia del papà, la paura di perderlo, a volte ha delle uscite che mi fanno impazzire, l'altro giorno mentre discutevo con suo padre lei lo ha rimproverato seria dicendo : " babbo ma tu non puoi fare così con noi donne..noi abbiamo gli ormoni ...." ecco vi ho già detto tutto..Ma perchè ho iniziato così questa nota?perchè stamani dopo anni, mesi, che ci penso, sono andata nel sottotetto ad aprire gli scatoloni dei vestiti dei miei bimbi, quelli che avevo messo da parte per il mio terzo bambino, quello che non ci sarà mai più proprio per colpa dei miei maledetti ormoni.
Si può piangere guardando una gonna di Moschino di sangallo bianca con una cinturina rossa di raso in vita? Io sì perchè dentro ci vedo la mia piccola a due anni, con la sua canottierina bianca, e le sue adidas di pelle rossa, correre su e giù al matrimonio di una mia carissima amica, quella che avevo messo via e da cui non riesco a staccarmi, perchè pensavo di rivederla un giorno indossata dalla mia ultima figlia, quella che invece non ci sarà mai più.
Ho pianto sulla gonna dance di Dolce e Gabbana, c'è una foto di lei con una gallina del nonno in mano vestita proprio così, con i suoi lunghi boccoli castani a incorniciare un sorriso spaccacuori.
Ho preso i vestiti del mio cucciolo li ho annusati e ho pianto (giuro non puzzavano..), ho visto il bomber nero comprato a Gabriele quando era ancora nella mia pancia, ma io non potevo non prenderlo era l'ultimo, in saldo, taglia due anni, ma era uno spettacolo, visto preso, mentre mi accarezzavo il pancione.
C'è chi nasce donna in carriera, e chi nasce mamma nel cuore, e lo scopre solo da grande, quando ad ogni sorriso di bambino sente sciogliersi il cuore, quando vorrebbe che tutti i bambini fossero felici, e non soffrissero mai.
Sono una mamma Koala, il momento più bello della mia giornata? La sera quando dopo tutte le fatiche mi metto i miei due tesori nel lettone, io mi metto nel mezzo, li abbraccio forte, e penso che vorrei che rimanessero sempre così, che nessuno li facesse soffrire mai.
Cantiamo le canzoni insieme, se ci fa voglia ci prendiamo a cuscinate, adoro vedere i loro sorrisi, adoro ridere con loro.
E poi guardo la culla con il velo messa via, perchè non si sa mai, e poi vado a cercare i vestiti premaman, nascosti sotto tutti gli altri per non averli sotto lo sguardo, e penso che non me frega un cazzo dei chili presi, e che adesso pagherei oro per prenderne nuovamente 25 . (sono sicura che ci riuscirei benissimo :)
Perchè il tempo vola, non torna indietro, e l'unica cosa che lasciamo di noi in questa vita sono i nostri figli, e per me non sono mai abbastanza.
E penso che non me frega niente di rinunciare alle serate fuori, alle nottate in discoteca, perchè nulla vale come una corsa alla mattina presto dei miei bimbi quando mi vengono a svegliare, o come un incursione notturna dello gnomo, che ormai ovunque sia, mette il pilota automatico, e solo annusando l'aria riesce a ritrovare la sua mamma, a infilare sotto le coperte con lei, a mettere le sue manine intorno al suo collo, e ad abbracciarla forte.
E proprio adesso che potrei assaporare la libertà, vorrei solo un altro piccolo tiranno da annusare, da cui farmi comandare dolcemente, a cui cantare le canzoni di Jovanotti durante la notte, mentre il babbo guarda le regate di Luna Rossa che vanno in onda alle 4 ..
Mi manca un batuffolo a cui mettere le adidas taglia 18, a cui passare il piagiama dell'Arimo che abbiamo tutti uguali, che prima è stato della Dona, dopo di Gabriele, e adesso giace nello scrigno dei ricordi, che solo a guardarlo da lontano mi viene il magone.
.Ma adesso basta vi ho ammorbato abbastanza, e non mi va, ma sapete come dice la mia bambola, mi dovete capire, ho gli ormoni, sono una donna.
anzi sono una mamma. 
Irene Vella

martedì 14 febbraio 2012

Da lunedì mi metto a dieta


Salve amiche e compagne di sventura, se avete deciso di leggere questo post probabilmente vi ritroverete molto nel titolo dato..da lunedì mi metto a dieta..(di sicuro, aggiungo io..)
Ecco questo potrebbe essere il leit motive della mia settimana, (o della mia vita?) alterno momenti di profonda convinzione alla dieta, che poi si vanno subito ad infrangere dopo aver aperto la dispensa o aver visto le M&M’s adorate (le arachidi ricoperte di cioccolato) far capolino dal loro contenitore apposito, a momenti di volontà zero.
Allora oggi mentre riflettevo ad alta voce con una mia amica su questa mia dipendenza dal cibo-schifezza (apro parentesi: ma schifezza per chi?e soprattutto perché?), cercando di razionalizzare questo mio bisogno-desiderio-amore verso il cibo dolce, ho cercato di dare anche una spiegazione psicologica.
Quando ero piccola ho sofferto di acetone, ho rischiato di brutto, mi venne un attacco fortissimo, ero a Siracusa, i miei si spaventarono, quasi una settimana senza riuscire a toccare cibo solido, la morale, o meglio, la sentenza, fu mai più dolci fino all’adolescenza.
Ecco voi potete immaginare una bambina, il cui soprannome era nonna osso, olivia, quando riusciva ad entrare nelle cucine, anzi nelle dispense delle cucine dei propri coetanei?
Mi sembrava di stare a Disneyland: nesquick, nutella, biscotti, merendine..ecco forse ho trovato il motivo, fu il primo trauma infantile (vero papà?)
Mi ricordo ancora che la merenda alla scuola materna era un incubo, tutti avevano tripudi di cioccolata, io un misero pezzettino di schiaccia, ma dal momento che già a cinque anni facevo di necessità virtù, una mattina chiesi alla mia nonna di farmi andare da sola nel negozio della “vendaia”, alias l’alimentari.
Dall’alto dei miei furbi cinque anni chiesi di darmi una fiesta, sapevo che costava uguale, ma mi assicurai che me la “rincartasse” con la carta della schiaccia, quella del pane per intenderci.
La nonna non si accorse di nulla , e io sul pullman alla seconda fermata, l’avevo già fatta fuori.
Ps. Mentre sto scrivendo la mia pancia fa gluglu, ma la mia testa mi dice di resistere, e di pensare alla colazione di domani mattina (e sai che goduria, domani mi tocca il caffèlatte e tre fette biscottate contro una bella brioshe magari ripiena di nutella, va bè sto divagando..) siate con me, e non contro di me
L’unione fa la forza, e la forza distrugge le calorie, e mente sana in corpo sano, devo concentrarmi su quel meraviglioso tubino nero che mi sono provata oggi, non mi si chiudeva la lampo, proprio come certe reclami di prodotti dietetici..
 
Care amiche siamo al primo giorno, e chissà perché sto pensando a tutte le cose che non posso mangiare, anche per voi è così? Sono arrivata alla conclusione che tutte le cose buone della vita, o fanno male o fanno ingrassare, allora dobbiamo trovare un rimedio.
La mia amica Francesca mi ha detto che quando ho voglia di dolce devo mangiare una mela, che contiene lo zucchero buono, e gonfia, il problema è che sarà pure buono lo zucchero, ma lo vogliamo paragonare con una bella tazzina di caffè caldo con un po’ di cioccolata, con una spruzzatina di panna, le nocciole tritate sopra e la nutella spalmata sui lati interni?
Dicesi caffè imperiale, ecco anche questa è una ricetta da provare alla fine della dieta, poi mi farete sapere com’è, adesso devo ripetere questo mantra: lo yogurt bianco è buono, è sano, e tiene i chili lontano.
nb. quella in foto sono io quando avevo 21 anni...sembra facileeeeeeeeeee

lunedì 13 febbraio 2012

Quando la figlia ha capito tutto e la mamma ancora no


Eccoci arrivati al punto, ok Houston abbiamo avuto un problema, ma lo abbiamo risolto, alla fine 420 euro per il sonno dei giusti è un prezzo più che accettabile, mia figlia ha una schiera di amici immaginari, ma me li ha anche presentati, quindi siamo a posto.
La sua deliziosa amica del cuore , con la sua dolcezza ed il suo affetto, è riuscita a scaldare il cuore della mia bambina, con la sua fermezza e simpatia è riuscita anche a trascinarla per i corridoi della scuola media durante la ricreazione, a salutare le varie amichette :)
Si è fatta la prima ceretta, mi ha chiesto di comprarle il foulard a quadri (piccole Kefie crescono:), la mattina si fa truccare leggerissimamente, la prossima settimana si va a fare i buchi nelle orecchie e udite udite la carnefice (forse non è così stronza è solo piccina e insicura,cappero vai a vedere che alla fine gli psicopedagisti c'avevano ragione) l'ha invitata alla sua festa di compleanno (timeo Danaos et dona ferentes).
Però memore della festa di compleanno della mia amica stronza delle elementari, la manderò armata quanto meno di fionda, al massimo se le cose si mettono male, può sempre far saltare qualche pezzo di torta per aria.
E invece no, magari la sua pazienza ha potuto più della mia “ansia” da prestazione, la sua dolcezza ha potuto più dei miei calci in culo, il suo vaso ha raccolto il giusto, e non è nemmeno esploso, vai a vedere che il problema Houston ce l'ho solo io adesso.
Effettivamente ora che ci penso, tre settimane fa sono andata a prenderla all'uscita da scuola insieme al suo fidanzatino, e ho fatto le boccacce ad una sua compagna di scuola dodicenne, alla quale so che piace.
L'anno prima mi ero messa a litigare nel cortile di scuola con un gruppetto di tredicenni perchè ascoltavano le mie telefonate (sarà perchè urlavo?), e il tutto è finito con un sasso tirato sulla mia piccola povera e anziana super Agila.
Sarà mica questo il problema? Io sto crescendo e lei pure, ma il mio spirito è rimasto ai vent'anni, il corpo no, per favore li avvertite di andare d'accordo? Esci da questo corpo Irene delle scuole medie, non sei tu che vai a scuola, non è la tua amica stronza, è la sua, adesso che lei ha risolto, ed è stata più brava di te, continua a raccontare le tue di disavventure, forse arriveremo a capire perchè sono accadute.

Irene Vella