Si può piangere immaginandosi il primo
bacio della propria figlia guardando il film Capodanno a New York? Se
appartenete alla categoria delle mamme frignone sì, quelle che
piangono ad ogni piè sospinto, alla pubblicità di Calzedonia,
durante i cartoni animati ( ogni volta che mi ricordo la morte di
Lady Oscar e di Andrè piango di nuovo...quando si dice basta il
pensiero.)
Ebbene sì, qualche sera fa sono andata
a vedere questo film, una di quelle commedie dolci che ti fanno
credere che esista il lieto fine, e soprattutto che il principe
azzurro vi stia aspettando, anche dopo un anno, rimasto folgorato
dalla luce che solo i vostri occhi sanno sprigionare.
E non importa se sarete voi ad arrivare
con la carrozza trainata da cavalli, e lui arriverà correndo,
l'importante è che ci sia, perchè il principe azzurro è come il
Natale: quando arriva, arriva, e non importa se lo farà in sella ad
una mountain bike o ad un'agila scassata del 2000, l'importante è
che vivrete a lungo felici e contenti.
E a cosa servono questi film se non a
farci sognare? E lo dice una che vive di C.S.I, Criminal Minds e
qualsiasi serie che nei dialoghi riporti una di queste parole:
cadavere, omicidio, autopsia e sociopatico. ( a tal punto che, e qui
apro e chiudo parentesi, mio figlio, lo gnomo ottenne, alle coccole
adoranti di una, secondo lui, troppo solerte commessa, avendo
indugiato a lungo su “uhh ma che bel bambino, ma che begli occhi
azzurri..ma di chi sono di sono questi occhietti ecc....”, mi si è
avvicinato all'orecchio sussurrando: “mamma posso dire una cosa
alla dada?” ed io temendo fortemente le sue esternazioni ho chiesto
che prima mi dicesse nell'orecchio cosa voleva dirle...risposta:
“posso dirle che è una sociopatica?” sono rimasta
orgogliosamente interdetta, volete mettere un'ottenne che associa la
parola sociopatica ad una commessa che lancia gridolini come fosse
una di quelle bamboline con il pulsante dietro la schiena?però ho
anche pensato che tata Lucia ( quella di S.O.S. Tata) mi avrebbe
sicuramente indicata come una pessima madre e sogghignando ho detto a
mio figlio che quelle cose non si dicono..magari si pensano ma non si
dicono)
Tornando a noi, nel film ci sono varie
storie che si intrecciano, amori che partono, amori che arrivano,
donne di mezz'età, rappresentate da una Michelle Pfeiffer che
splende anche vestita da donna qualunque, e adolescenti alle prese
con le prime paturnie e l'attesa del primo bacio.
E allora in me sono scattate due
sequenze, la prima è stata quella di tornare indietro con la
memoria, e di ricordarmi il mio primo vero bacio, quello rubato, non
quello deciso a tavolino con il gioco della bottiglia, che c'era ai
nostri tempi (mi sento molto anziana nel pronunciare questa frase).
Accadde una sera d'estate, nel mese di
villeggiatura che passavo in montagna, avevo il permesso di rimanere
fuori con i miei amici fino alle 23, (avevo già quindici anni eh,
mica come ora che vogliono già tornare alle 2, ma col cavolo che ci
tornano...), c'era un ragazzo di La Spezia, più grande di me di un
anno, si chiamava Maurizio, mi sembrava bello come il sole, se chiudo
gli occhi riesco ancora a sentire il suo odore.
Nonostante l'età da teen ager i nostri
giochi erano ancora nascondino, ma fu proprio durante la ricerca di
un nascondiglio che arrivò il mio primo bacio, da film, Maurizio mi
appoggiò al muro di una specie di grotta naturale e attaccò le sue
labbra alle mie aprendosi un varco con la lingua e tenendo la mia
testa tra le sue mani, cinque interminabili minuti, poi l'incantesimo
finì, e noi tornammo al nostro gioco come se non fosse accaduto
nulla, ma nulla sarebbe stato più come prima, ero stata baciata per
davvero.
La seconda sequenza invece è stata
quella di immaginare il primo bacio di mia figlia, nel film c'è la
figlia di Carrie (lo so che l'attrice è Sarah Jessica Parker, ma lei
per me è Carrie sempre e comunque) che vuole andare a festeggiare il
capodanno a Times Square perchè sa che lì il suo ragazzo del cuore
la bacerà per la prima volta.
Tra paturnie varie della madre, ci vai
non ci vai, lei decide di scappare e di andarci lo stesso, quando
arriverà lui starà baciando un'altra (ma non per scelta) e lei
correrà a leccarsi le ferite dalla mamma che prontamente è dietro
di lei.
Ma quando si chiarirà il malinteso lui
le stamperà un bacio con i controfiocchi, e io lì mi sono messa a
piangere come una fontana, ho immaginato la mia teen ager (ha tredici
anni quindi lo è a tutti gli effetti) alle prese con il primo
“moroso”, le volte in cui le sanguinerà il cuore fino a credere
di esserselo spezzato, e le volte in cui sarà talmente colmo di
gioia da rischiare di scoppiare.
Ho riflettuto, immaginato mille modi
per proteggerla, per evitarle il dolore, ma poi ho pensato al mio
primo bacio, al ricordo che ancora mi porto dietro e al suo odore, ho
rivissuto quei cinque interminabili minuti che mi trasformarono in
donna, e ho capito che se voglio che mia figlia sia felice devo
lasciarle vivere la sua vita, perchè è la sua, non la mia.
Soffrirà, cadrà, si rialzerà, ed io
sarò lì, per fare in modo che un domani possa ricordarsi ogni
sensazione, ogni lacrima, ogni sorriso, e che un giorno possa
raccontarle a sua figlia, come io farò con lei, se me lo dovesse
chiedere.
La lascerò libera, perchè se ami
davvero qualcuno lo devi fare, ma sarò alle sue spalle come Carrie
nel film per consolarla qunado penserà di aver finito tutte le
lacrime.
Perchè figlie si nasce, mamme si
diventa, anche sbagliando, ma con amore, perchè è solo grazie a
quello che saremo libere.
Irene Vella
Bellissime parole Ire, oddio mi hai fatto scivolare in dietro nel tempo sino ai miei ricordi di adolescente e ti posso assicurare che di ferite me ne sono leccate tante, oddio se poi penso a mia figlia che è sempre una puffetta che un domani attraverserà tutto quanto mi si accappona la pelle come si dice dalle nostre parti. Spero solo di poter essere sempre pronta a fargli passare queste emozioni così forti magari con un sorriso sulle labbra!
RispondiEliminaSery
ma grazie Serena..è che sembra sempre ieri..ed invece poi..è già domani
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