mercoledì 15 febbraio 2012

Lo scrigno dei ricordi




Mia figlia ha dieci anni, ma è una donnina in miniatura, a volte è più grande di me, sarà stata la malattia del papà, la paura di perderlo, a volte ha delle uscite che mi fanno impazzire, l'altro giorno mentre discutevo con suo padre lei lo ha rimproverato seria dicendo : " babbo ma tu non puoi fare così con noi donne..noi abbiamo gli ormoni ...." ecco vi ho già detto tutto..Ma perchè ho iniziato così questa nota?perchè stamani dopo anni, mesi, che ci penso, sono andata nel sottotetto ad aprire gli scatoloni dei vestiti dei miei bimbi, quelli che avevo messo da parte per il mio terzo bambino, quello che non ci sarà mai più proprio per colpa dei miei maledetti ormoni.
Si può piangere guardando una gonna di Moschino di sangallo bianca con una cinturina rossa di raso in vita? Io sì perchè dentro ci vedo la mia piccola a due anni, con la sua canottierina bianca, e le sue adidas di pelle rossa, correre su e giù al matrimonio di una mia carissima amica, quella che avevo messo via e da cui non riesco a staccarmi, perchè pensavo di rivederla un giorno indossata dalla mia ultima figlia, quella che invece non ci sarà mai più.
Ho pianto sulla gonna dance di Dolce e Gabbana, c'è una foto di lei con una gallina del nonno in mano vestita proprio così, con i suoi lunghi boccoli castani a incorniciare un sorriso spaccacuori.
Ho preso i vestiti del mio cucciolo li ho annusati e ho pianto (giuro non puzzavano..), ho visto il bomber nero comprato a Gabriele quando era ancora nella mia pancia, ma io non potevo non prenderlo era l'ultimo, in saldo, taglia due anni, ma era uno spettacolo, visto preso, mentre mi accarezzavo il pancione.
C'è chi nasce donna in carriera, e chi nasce mamma nel cuore, e lo scopre solo da grande, quando ad ogni sorriso di bambino sente sciogliersi il cuore, quando vorrebbe che tutti i bambini fossero felici, e non soffrissero mai.
Sono una mamma Koala, il momento più bello della mia giornata? La sera quando dopo tutte le fatiche mi metto i miei due tesori nel lettone, io mi metto nel mezzo, li abbraccio forte, e penso che vorrei che rimanessero sempre così, che nessuno li facesse soffrire mai.
Cantiamo le canzoni insieme, se ci fa voglia ci prendiamo a cuscinate, adoro vedere i loro sorrisi, adoro ridere con loro.
E poi guardo la culla con il velo messa via, perchè non si sa mai, e poi vado a cercare i vestiti premaman, nascosti sotto tutti gli altri per non averli sotto lo sguardo, e penso che non me frega un cazzo dei chili presi, e che adesso pagherei oro per prenderne nuovamente 25 . (sono sicura che ci riuscirei benissimo :)
Perchè il tempo vola, non torna indietro, e l'unica cosa che lasciamo di noi in questa vita sono i nostri figli, e per me non sono mai abbastanza.
E penso che non me frega niente di rinunciare alle serate fuori, alle nottate in discoteca, perchè nulla vale come una corsa alla mattina presto dei miei bimbi quando mi vengono a svegliare, o come un incursione notturna dello gnomo, che ormai ovunque sia, mette il pilota automatico, e solo annusando l'aria riesce a ritrovare la sua mamma, a infilare sotto le coperte con lei, a mettere le sue manine intorno al suo collo, e ad abbracciarla forte.
E proprio adesso che potrei assaporare la libertà, vorrei solo un altro piccolo tiranno da annusare, da cui farmi comandare dolcemente, a cui cantare le canzoni di Jovanotti durante la notte, mentre il babbo guarda le regate di Luna Rossa che vanno in onda alle 4 ..
Mi manca un batuffolo a cui mettere le adidas taglia 18, a cui passare il piagiama dell'Arimo che abbiamo tutti uguali, che prima è stato della Dona, dopo di Gabriele, e adesso giace nello scrigno dei ricordi, che solo a guardarlo da lontano mi viene il magone.
.Ma adesso basta vi ho ammorbato abbastanza, e non mi va, ma sapete come dice la mia bambola, mi dovete capire, ho gli ormoni, sono una donna.
anzi sono una mamma. 
Irene Vella

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